Il credito d’imposta 5.0 introdotto per valorizzare la digitalizzazione e la svolta green delle imprese, è in vigore dal 2 marzo 2024.
La misura si affianca al pacchetto di incentivi fiscali per l’Industria 4.0 che resterà in vigore con le aliquote già stabilite. Il nuovo piano opererà per il biennio 2024-2025 attraverso la concessione di un credito di imposta a favore delle imprese per investimenti in beni 4.0 materiali e immateriali, in beni necessari per l’autoproduzione e l’autoconsumo di energia prodotta da fonti rinnovabili, e nella formazione del personale in competenze per la transizione ecologica, purché si consegua una riduzione dei consumi energetici.
Sono agevolabili gli investimenti in beni materiali e immateriali nuovi, strumentali all’esercizio d’impresa di cui agli allegati A e B annessi alla legge 11 dicembre 2016, n. 232, interconnessi al sistema aziendale, a condizione che, tramite gli stessi, si consegua complessivamente una riduzione dei consumi energetici:
- della struttura produttiva, cui si riferisce il progetto di innovazione non inferiore al 3%, o in alternativa
- dei processi interessati dall’investimento non inferiore al 5%.
La riduzione dei consumi energetici deve essere attestata da una certificazione ex ante, idonea a individuare i consumi energetici conseguibili tramite gli investimenti da effettuare, una certificazione ex post idonea a dimostrare l’effettiva realizzazione degli investimenti conformemente alla certificazione ex ante.
L’agevolazione consiste in un credito d’imposta commisurato all’importo dell’investimento e alla percentuale di risparmio energetico conseguita secondo delle proporzioni variabili.
Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione mediante F24, da avviare entro la data del 31 dicembre 2025 e, in ogni caso, a decorrere dal quinto giorno successivo alla comunicazione del provvedimento di concessione.
Il credito d’imposta non è cumulabile con il credito d’imposta beni strumentali 4.0 nonché con il credito d’imposta ZES Unica.
PMI può assistere le imprese nella verifica di fattibilità del progetto, nel reperimento di fonti finanziarie agevolate e non, nella richiesta al GSE del credito d’imposta, può fornire anche le certificazioni necessarie ai fini dell’attestazione 4.0 e del risparmio energetico ex ante ed ex post.
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