La misura Simest: Potenziamento Mercati africani ha l’obiettivo di rafforzare la competitività internazionale delle imprese italiane con interessi strategici nel continente africano, sostenendone gli investimenti produttivi e commerciali, anche per digitalizzazione e sostenibilità, e le spese per la formazione e l’inserimento in azienda del personale locale.
Possono accedere le imprese esportatrici con un fatturato export pari ad almeno il 5% del proprio fatturato totale e che:
- siano stabilmente presenti nel continente africano, con una sede commerciale o produttiva già attiva alla data di presentazione della domanda o da attivare entro la data di prima erogazione; oppure
- realizzino esportazioni di beni e servizi verso il continente africano per quantitativi equivalenti ad almeno il 2% del proprio fatturato totale;
oppure
- realizzino importazioni di materie prime strategiche e di altri prodotti dal continente africano per quantitativi equivalenti ad almeno il 2% del proprio fatturato totale.
La misura si estende anche alle imprese delle filiere produttive che, pur non esportando direttamente, possono dimostrare che una quota pari ad almeno il 10% del proprio fatturato totale è stata realizzata da operazioni di fornitura verso una o più imprese italiane, che hanno un fatturato export pari ad almeno il 5% del proprio fatturato totale e risultino stabilmente presenti in un Paese Africano, o esportino o si approvvigionino di materie prime strategiche e di altri prodotti nel continente africano.
L’importo minimo erogabile è pari a 10.000€
L’importo massimo erogabile è pari al minore tra:
- il 35% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due Bilanci (voce A1 del conto economico)
- 500.000€ per le Micro Imprese; 2.500.000€ per le PMI e start up innovative; 5.000.000€ per le altre imprese.
Le imprese che hanno almeno una sede operativa, costituita da almeno 6 mesi rispetto alla presentazione della domanda, nelle zone del Mezzogiorno d’Italia possono ottenere un contributo a fondo perduto fino al 20% dell’intervento agevolativo e comunque fino ad un massimo di 200 mila euro.
Le imprese con sede operativa in zone diverse possono richiedere un contributo a fondo perduto fino al 10% dell’intervento agevolativo.
Sono agevolabili le spese sostenute dopo la presentazione della domanda relative a:
a) Almeno il 60% dell’Intervento Agevolativo: Spese per investimenti volti a rafforzare la propria solidità patrimoniale, anche in Italia.
Si tratta di spese relative a immobilizzazioni materiali e immateriali come ad esempio: acquisto di macchinari, apparecchiature ad uso produttivo, impianti e beni strumentali; tecnologie hardware e software; spese di investimento per l’effettuazione di un inserimento in un Paese Africano, tramite l’acquisto di una nuova struttura/immobile/fabbricato; spese di efficientamento energetico, idrico etc..
b) Fino al 40% dell’Intervento Agevolativo: Spese strettamente connesse alla realizzazione degli investimenti di cui al punto a), tra cui
- spese per la formazione professionale in Italia o in Africa di personale africano;
- spese promozionali, di certificazioni;
- spese di viaggio e soggiorno in Italia di personale africano.
c) Spese consulenziali professionali per le verifiche di conformità alla normativa ambientale nazionale;
d) Spese per consulenze finalizzate alla presentazione e gestione della richiesta di Intervento Agevolativo e alle asseverazioni rese dal Revisore per un valore fino a un massimo del 5% dell’importo deliberato e comunque non superiore a € 100.000.
Dallo scorso 25 luglio 2024 è già possibile presentare le domande.
Per ulteriori informazioni su questa misura potete contattarci cliccando qui o chiamando al numero 02.36538873.